La morte di Vincenzo Bindi: 2 Maggio 1928

Il 2 maggio 1928, alle 9 della sera, a Napoli, moriva VincenzoBindi.

“Alcuni anni fa, quando Giulianova si apprestava a rendere omaggio al vecchio professore, che, ritiratosi dall’insegnamento, viveva onorato e rispettato nel nostro paese, in una dedica d’un Album di firme a lui offerto espressi il pensiero che i Giuliesi lo amavano e rispettavano non solo perché con i suoi studi aveva rivelato al mondo i tesori splendentissimi dell’arte abruzzese e le memorie e le glorie di nostra gente, ma ancora, e più, perché con la sua vita semplice, onesta, intemerata , lontana dagli schiamazzi e dai raggiri dei ricercatori di fugaci e falsi beni, aveva sempre tenuto fede ai supremi ed eterni valori dello spirito. (…) Ma la sua cara immagine non si è cancellata dal nostro cuore; a noi pare che essa faccia parte della nostra terra, come i monumenti ch’egli descrisse, come i monti e i colli ch’egli amò, come i paesi e le città di cui ricostruì la storia; e noi sempre lo ricorderemo specialmente perché con la sua vita e con i suoi scritti ci ha insegnato ad amare la nostra terra e a serbar sempre vivo il culto dei monumenti patrii e il ricordo dei nostri morti. Non c’è , o cittadini, sentimento più naturale e più forte di quello che ci lega ai nostri cari e alla terra in cui siamo nati.”

Dal discorso commemorativo del prof. Gaetano Capone Braga nel Primo Anniversario della morte di Vincenzo Bindi, 2 maggio 1929."

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