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La Biblioteca civica V. Bindi

Dotata di oltre 26 mila volumi, la Biblioteca civica Vincenzo Bindi è tra le strutture culturali più importanti dell'intera regione. La sua istituzione si deve alla munificenza dello storico giuliese Vincenzo Bindi, che, morto a Napoli il 2 maggio 1928, donò all'amministrazione comunale il suo preziosissimo patrimonio culturale, ammontante a 8 mila titoli inSieme con circa 15 mila documenti editi ed inediti fra manoscritti (compresi alcuni spartiti musicali di Gaetano Braga e la trascrizione del testamento del cardinale Mazzarino), lettere, appunti e autografi. Di particolare pregio sono tre incunaboli (tra i quali il De Arte Amandi), in aggiunta a 37 cinquecentine, 56 libri del Seicento, 174 del Settecento e 1994 dell'Ottocento. Sempre nel "fondo Bindiano" si conserva il ricco epistolario dell'intellettuale e, tra gli altri, una lettera autografa di Giuseppe Garibaldi, di grande valore anche filatelico per l'incisione di due rari francobolli inglesi, il Ten Pen e l'One Penny.
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